Lo scorso 2 maggio, l’attuale capo del governo Mario Draghi ha annunciato l’approvazione del Consiglio dei Ministri riguardo il Decreto Aiuti, in particolare, per le agevolazioni previste nel piano Transizione 4.0:
- il credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0
- il credito d’imposta per la formazione 4.0.
Sia per PMI sia per grandi aziende, queste sono notizie di notevole importanza in quanto i crediti d’imposta verranno notevolmente incrementati e, se non ne avete ancora usufruito, è decisamente giunta l’ora di agire.
Non c’è trucco, non c’è inganno. Il Governo ha deciso di elargire più risorse per le aziende per far fronte alla ripresa post-pandemia e alla recente crisi geopolitica ed economica tra Ucraina e Russia.
Il nuovo Decreto Aiuti, ufficializzato recentemente con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è entrato ufficialmente in vigore.
Quindi basta aspettare, iniziamo già a pianificare i nuovi investimenti.
Come cambia il credito d’imposta e chi ne potrà usufruire?
Credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0
Innanzitutto bisogna fare una premessa: si tratterà di un intervento retroattivo, ovvero, le nuove regole governative consentiranno anche a chi ha già usufruito del bonus precedentemente di poter godere delle nuove agevolazioni.
Quindi, in sintesi, per usufruire delle super aliquote bisognerà seguire le seguenti regole:
- La disposizione si applicherà agli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre dello stesso anno, con estensione entro il 30 giugno 2023;
- Entro la data del 31 dicembre 2022 l’ordine deve essere però stato accettato dal venditore e il pagamento degli acconti deve essere almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Detto ciò, ecco i super potenziamenti per l’acquisto dei beni immateriali 4.0:
- Per il 2022, secondo la regola vigente al momento, era prevista un’aliquota al 20%. Con il nuovo decreto si alzerà al 50%;
- A seguire, per il 2023 è prevista una proroga del 20%;
- Per il 2024 si passa al 15%;
Ma, in concreto, quali sono i beni immateriali 4.0 acquistabili con i crediti d’imposta?
Saranno acquistabili tutti i prodotti appartenenti alle categorie indicate nell’Allegato B, consultabile dal sito dell’agenzia delle entrate.
Questo vuol dire:
- Software;
- Sistemi e System Integration;
- Piattaforme e applicazioni varie.
Grazie a queste nuove aliquote, le imprese potranno recuperare il 50% del costo per l’acquisto di supporti alla digitalizzazione aziendale, rendendo così il processo più sostenibile ed accessibile dal punto di vista economico.
Credito d’imposta per la formazione 4.0
Anche il credito d’imposta per la formazione subirà importanti cambiamenti anche se, a differenza di quello per l’acquisto di beni immateriali 4.0, non sarà rinnovato per il triennio 2023-2025.
A parte ciò è bene sapere che tutte le imprese nazionali, senza distinzione di grandezza o settore operativo, potranno beneficiarne.
Ecco gli aggiornamenti delle aliquote per quest’anno:
- Gli incentivi per le piccole imprese passeranno dal 50% al 70% (con un limite massimo annuale di 300.000 euro)
- Gli incentivi per le medie imprese passeranno dal 40% al 50% (con un limite massimo annuale di 250.000 euro)
- Gli incentivi per le grandi imprese resteranno invece al 30% (con un limite massimo annuale di 250.000 euro)
ATTENZIONE
Per poter usufruire di queste agevolazioni, il Governo introduce una condizione importante: le attività e i corsi formativi dovranno essere erogate da soggetti pre-individuati dal Ministro dello Sviluppo Economico e le competenze e conoscenze acquisite durante i corsi dovranno essere certificate secondo modalità prestabilite.
Per chi non rispetterà questa regola sarà prevista una penalità nella quantità di incentivi erogabili:
- Gli incentivi per le piccole imprese si ridurranno al 40% (con un limite massimo annuale sempre di 300.000 euro);
- Gli incentivi per le medie imprese si ridurranno al 35% (con un limite massimo annuale sempre di 250.000 euro);
Cos’altro si potrà includere nei crediti d’imposta?
Tra i costi ammissibili al credito d’imposta, saranno ammessi anche i costi per la formazione del personale aziendale sulle tematiche dell’industria 4.0. Se vi steste chiedendo quali sono queste tematiche e se volete degli esempi di tecnologie su cui investire, ecco degli esempi:
- Big Data e Data Analysis
- Cloud Computing
- Cyber Security
- Augmented Reality
- Robotica
- Stampa 3D
- Internet of Things
- Digitalizzazione dei processi aziendali
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