PMI e Industria 4.0: tra digitalizzazione e sostenibilità
Abbiamo parlato e riparlato del processo di digitalizzazione nelle aziende, anche perchè è nostro mestiere combattere in prima linea per aumentare il livello di digitalizzazione in tutte le PMI italiane. Quindi, scusateci, ma non abbiamo intenzione di fermarci a breve.
Oggi in particolare vogliamo discutere della digitalizzazione come fenomeno olistico, ovvero, come fenomeno che coinvolge ogni parte dell’azienda e non solo il settore tecnico o digitale. Ad esempio, non possiamo più parlare di digitalizzazione senza parlare anche di sostenibilità: una non può andare avanti senza l’altra ed è ora di parlarne.
Digitalizzazione aziendale: gli ultimi aggiornamenti
Essere un’azienda digitale nel 2022 non vuol dire più limitarsi ad avere un sito web performante, un gestionale o essere attivi sui social network. Questa è solo la superficie.
Sono diventati sempre di più i comparti che vanno aggiornati o addirittura introdotti all’interno delle aziende. Ad esempio, le vostre aziende possiedono questi settori?
- Reti digitali
- Cybersecurity
- Robotica e Intelligenza Artificiale
- Virtual Commissioning e Building Automation
Innanzitutto, se la risposta è no, ti invitiamo subito a dare uno sguardo ai nostri servizi.
Certo alcuni, specialmente gli ultimi due punti, potrebbero anche non servire a una PMI che non abbia nel suo scope di business servizi altamente digitalizzati. Ma comunque iniziare a conoscere tutte le tecnologie a disposizione per il futuro diventerà sicuramente un vantaggio competitivo.
Durante il World Manufacturing Forum si sono individuati i nuovi sei profili professionali che le aziende andranno a ricercare sempre di più:
- Ingegnere 4.0: un ingegnere specializzato in tutto ciò che è la digital industry;
- Industrial Big Data Scientist: persona preparata a gestire tutto il mondo big data;
- IT e OT integration manager: esperti di Information Technology e Operational Technology e su come combinarle in maniera smart;
- Esperto in robotica collaborativa: ovvero quei robot in grado di interagire e convivere con l’uomo, senza restare nei confini delle industrie;
- Digital ethics officer: esperto nel gestire l’etica dietro l’utilizzo di tecnologie sempre più avanzate e coscienti;
- Digital Mentor: per aiutare il resto delle risorse ad essere sempre più pratici e familiari con le nuove tecnologie.
Inoltre, come diciamo sempre, anche la Cyber Security è sempre più importante, soprattutto alla luce dei vari attacchi informatici susseguenti anche alla situazione geopolitica attuale.
Secondo i dati del Clusit 2021, le imprese dovranno presto mettersi ai ripari: oltre mille il numero di attacchi cibernetici in sei mesi, con un aumento del +15% in un anno, con il 30% di grandi aziende italiane che hanno subito almeno un attacco nel 2021.
Il concetto è chiaro più che mai: l’innovazione tecnologica non è più un consiglio, è una scelta obbligatoria.
Per questo è sempre più importante sottolineare la visione complessiva dei comparti di una vera azienda digitale, che va ad unirsi con la comunicazione, le risorse e le altre specializzazioni diverse, come appunto quelle relative alla sostenibilità.
Sostenibilità e Digitalizzazione: nasce il primo index italiano
La Fondazione per la Sostenibilità Digitale ha ufficialmente fondato la creazione del Digital Sustainability Index (DiSi), un indice che servirà a misurare la sostenibilità digitale di persone, organizzazioni e territori.
La prima attività del DiSi è stata quella di misurare il grado di sostenibilità delle regioni italiane grazie a una ricerca quantitativa su un campione di 3600 interviste.
Sapreste indovinare chi è arrivata prima? Se avete pensato il Trentino-Alto Adige avete indovinato!
Mentre non si fanno notare particolarmente Marche, Piemonte e Toscana che si trovano nelle ultime posizioni.
La ricerca si è basata su tre elementi principali:
- Il livello di digitalizzazione del soggetto;
- Il livello di sostenibilità, in base ai valori ESG;
- Il livello di sostenibilità digitale, ovvero quanto l’individuo è capace di usare la tecnologia come supporto alla sostenibilità.
Sulla base di questi punti, è stato possibile redigere quattro tipologie differenti di italiani:
- I sostenibili digitali: sono il 26% della popolazione e sono coloro che hanno già comportamenti digitali e sostenibili. Vivono principalmente in grandi centri urbani del Nord Est e del Centro Italia;
- I sostenibili analogici: compongono il 18% degli italiani e sono coloro che hanno sì atteggiamenti sostenibili ma non utilizzano particolari strumenti digitali. Vivono in piccoli centri urbani del Nord e del Centro;
- Gli insostenibili digitali: sono il 25% e sono coloro che utilizzano strumenti digitali a scapito però della sostenibilità. Vivono in grandi centri urbani nelle regioni del Nord Ovest, del Sud e delle Isole;
- Gli insostenibili analogici: sono il 31% degli italiani che hanno atteggiamenti poco sostenibili e digitali. Abitano in piccoli e medi centri urbani del Sud e Isole.
Lo scorso 15 Marzo, la Fondazione ha anche pubblicato un manuale dedicato agli sviluppatori di software sulle migliore pratiche da adottare in un processo di sviluppo software sostenibile ambientalmente, economicamente e socialmente.
Noi di Copying crediamo fermamente nell’importanza di una cultura digitale all’interno delle realtà aziendali. Per questo motivo, da anni siamo un punto di riferimento per i nostri clienti sotto questo punto di vista.
Se siete una realtà interessata ad intraprendere un percorso di digitalizzazione, noi possiamo supportarvi sotto qualsiasi aspetto con servizi personalizzati e sempre aggiornati, con un’attenzione in più verso la sostenibilità.
Siamo specializzati in:
- Digitalizzazione e dematerializzazione dei documenti
- Connettività
- Firma e fatturazione elettronica
- Gestione delle infrastrutture IT
- Politiche di privacy e cybersecurity
- Cloud Computing
Qui la lista completa dei nostri servizi.
Se desideri iniziare il tuo percorso di digitalizzazione, contattaci.