Nell’agosto del 2012, I National Archives i (NARA) e l’Office of Management and Budget (OMB) degli Stati Uniti avevano pubblicato una direttiva in materia di gestione e conservazione digitale dei documenti, rivolta alle agenzie federali e ad altre amministrazioni dello Stato.
Il documento fissava una serie di obiettivi da realizzare progressivamente, e prevedeva tra le altre cose una costante attività di monitoraggio, da parte del Government Accountability Office del Congresso (GAO), che ha pubblicato di recente un report che fa il punto sullo stato d’attuazione della direttiva.
Dalle analisi svolte emerge che la grande maggioranza delle agenzie ha compiuti i primi, fondamentali passi per arrivare a questo obiettivo: dalla nomina dei responsabili incaricati di presidiare la transizione dal cartaceo al digitale, alla definizione di piani relativi alla gestione e conservazione informatica dei record, comprese le e-mail.
Tuttavia – come emerge da quanto riportato sul sito Nextgov – non mancherebbero i punti critici sui quali profondere ulteriori sforzi. Secondo gli analisti, la prassi resterebbe quella di stampare il digitale su carta e continuare a conservarlo comunque anche in maniera tradizionale. Sempre stando al report, le agenzie federali starebbero ancora aspettando indicazioni su come adattare le proprie soluzioni cloud, sempre più usate per la gestione e la conservazione delle informazioni, affinché siano pienamente rispettate le disposizioni della principale norma relativa alla gestione dei documenti amministrativi, il Federal Records Act.
Come da prassi per questo tipo di report, gli autori hanno stilato anche una serie di raccomandazioni per migliorare lo stato dell’arte e permettere una più veloce e completa attuazione della direttiva. Tra le richieste, per quanto riguarada il NARA, la fornitura di indicazioni più precise sulle modalità di attribuzione dei metadati ai records da inviare in conservazione.