La Commissione Europea ha presentato lo scorso giugno una proposta per la digitalizzazione degli appalti pubblici. Nel testo si spiega che l’adozione della fatturazione elettronica negli appalti pubblici potrebbe generare risparmi fino a 2,3 miliardi di euro, aggiungendo che in un contesto di crisi come quello attuale, il settore pubblico, deve svolgere un ruolo di punta nello stimolare l’adozione della fattura elettronica.
ll progetto di direttiva in materia di fatturazione elettronica negli appalti pubblici propone di istituire una norma europea per la fatturazione elettronica destinata a migliorare l’interoperabilità tra i diversi sistemi di fatturazione, mira ad eliminare l’incertezza giuridica, l’eccessiva complessità e i costi operativi supplementari per gli operatori economici, che attualmente devono utilizzare diverse fatture elettroniche nei vari Stati membri e contribuirà inoltre a promuovere l’adozione della fatturazione elettronica in Europa, che continua a essere poco diffusa ed è utilizzata solo per il 4-15% di tutte le fatture scambiate.
Il progetto descrive anche la situazione attuale degli appalti e della fatturazione elettronica in tutta l’UE e stabilisce gli ambiti in cui devono essere intraprese azioni per passare agli appalti elettronici:
- rendere la fatturazione elettronica la norma e non l’eccezione nell'ambito degli appalti pubblici;
- proseguire il lavoro di normalizzazione;
- elaborare strategie nazionali per gli appalti elettronici;
- condividere le migliori pratiche.
Contestualizzando ulteriormente l’iniziativa nell’ambito del più ampio programma per lo sviluppo dell’Agenda digitale per l'Europa, la Commissione ha reso noto che la proposta di direttiva sulla fatturazione elettronica verrà adottata entro breve dal Parlamento europeo.