La Commissione europea ha approvato una direttiva sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici.
La direttiva è accompagnata da una comunicazione in cui viene definito un percorso di digitalizzazione delle procedure per gli appalti pubblici.
Adottando l’e-invoice negli appalti pubblici in tutta l’Unione si potrebbero generare risparmi fino a 2,3 miliardi di euro. Secondo Michel Barnier, commissario per il Mercato interno e i servizi: "Il passaggio dalla carta alla fatturazione interamente automatizzata può contribuire a ridurre i costi del ricevimento di una fattura da 30-50 euro a 1 euro. In qualità di principale investitore nell’UE, il settore pubblico deve svolgere un ruolo di punta nello stimolarne l'adozione."
La direttiva propone di istituire una norma europea per la fatturazione elettronica destinata a migliorare l’interoperabilità tra i diversi sistemi, mira a eliminare l’incertezza giuridica, l’eccessiva complessità e i costi operativi supplementari per gli operatori economici, che attualmente devono utilizzare diverse fatture elettroniche nei vari Stati membri, e contribuirà inoltre a promuovere l’adozione della fatturazione elettronica in Europa, attualmente utilizzata solo per il 15% di tutte le fatture scambiate.
La comunicazione costituirà una base per eventuali iniziative future sull'ulteriore digitalizzazione delle procedure per gli appalti pubblici che valgono il 19% delle PIL dell’Unione.
Per quanto riguarda l’Italia l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del Politecnico di Milano stima che l’introduzione dell’e-invoice verso la Pa possa portare risparmi diretti di oltre 1 miliardo di Euro l'anno (se consideriamo solo gli impatti interni all’amministrazione pubblica) e circa 1,6 miliardi di euro l’anno con i potenziali effetti sui fornitori della PA.
Se poi la fatturazione elettronica si diffondesse nel 20% dei rapporti fra imprese e si potrebbero recuperare circa 3 miliardi di euro in maggiori efficienze per il Sistema Paese con 60 miliardi in totale se la fatturazione entrasse a fare parte dei normali rapporti fra tutte le imprese.