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Risparmi per miliardi di euro con la PA Digitale secondo il Politecnico di Milano

By Gennaio 9, 2013No Comments2 min read

Secondo le ultime stime della School of Management del Politecnico di Milano, l’introduzione a regime della fattura e dei pagamenti elettronici, dell’ e-procurement e della gestione e conservazione informatica degli atti amministrativi potrebbe permettere di risparmiare 20 miliardi di euro in 3 anni, ai quali andrebbero ad aggiungersi altri 3 miliardi in entrata.
Le stime sono state presentate in occasione della rassegna Smau, svoltasi lo scorso autunno a Milano e pubblicate dal Corriere delle Comunicazioni. Sono soprattutto quattro i settori chiave indicati dal Politecnico di Milano come cruciali per garantire notevoli risparmi:

  • e-procurement
    Ipotizzando di utilizzare l'e-procurement per gestire il 30% degli acquisti della PA, si otterrebbero benefici pari a circa 5 miliardi di euro all'anno, senza considerare i risparmi dovuti all’aumento della produttività del personale addetto agli acquisti. Oggi solo il 5% degli acquisti della PA è digitale.
  • fattura digitale
    Nell’ipotesi che si renda obbligatoria la fatturazione elettronica nei confronti della PA, si potrebbero ottenere risparmi diretti pari a 1 miliardo di euro per la PA e 1 miliardo di euro per i fornitori della PA e ulteriori 3 miliardi se si diffondesse la fatturazione elettronica anche nel 20% dei rapporti tra imprese.
  • pagamenti elettronici
    Ipotizzando che si utilizzino al 30% canali di pagamento elettronico per IMU/ICI, Tarsu, Multe, Bollo Auto, si stima un risparmio per la PA di circa 0,6 miliardi di euro l'anno.
  • dematerializzazione connessa ai processi di e-government
    Un incremento efficace del tasso di digitalizzazione dei processi tipici della nostra PA, sia interni che di interazione con i cittadini e  le imprese, potrebbe portare un aumento della produttività del personale del 10%, con un potenziale risparmio di  15 miliardi di Euro all’anno.